Unioni sovranazionali
Da sempre i popoli avvertono l’esigenza di stringere accordi di collaborazione,
patti, alleanze, ecc. La globalizzazione ha accentuato questa necessità,
dal momento che un singolo evento può ripercuotere i suoi effetti
in luoghi molto lontani del globo. Sono nate così un copioso numero
di Unioni Sopranazionali, che si propongono di regolare i rapporti commerciali,
finanziari, politici tra i Paesi. Di seguito ne ricordiamo alcune:
ONU
L’Organizzazione delle Nazioni Unite è un organizzazione internazionale,
di cui fanno parte quasi tutti i paesi del mondo (191). L’ONU nasce
per favorire la comprensione reciproca e le intese tra i paesi, in modo
da favorire la permanenza della pace e della democrazia. Durante la Conferenza
di San Francisco, nel 1945, fu redatto lo Statuto. La data ufficiale di
nascita dell’ONU è il 24 ottobre del 1945. Lo Statuto prevede
l’impegno nel mantenimento della pace e della democrazia, la garanzia
del rispetto di tutti i diritti e di una pari dignità per tutti gli
Stati, ai quali viene riconosciuta la completa sovranità e viene
richiesto un contributo nella risoluzione di controversie internazionali
(viene quindi richiesto un contingente militare da parte di ogni stato,
nel caso in cui ci fosse necessità). Gli Stati aderenti devono inoltre
impegnarsi a promuovere lo sviluppo economico e sociale per tutti i popoli,
un clima di amicizia e tolleranza, la difesa dei diritti dell’uomo.
L’Assemblea Generale dell’ONU ha sede a New York ed è
formata dai rappresentanti di tutti gli stati membri, ciascuno dei quali
dispone di un voto. Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha sede a New
York ed è costituita da cinque rappresentanti permanenti (Cina, Francia,
Gran Bretagna, Russia, Usa), gli unici che godono del diritto di veto, e
10 eletti per due anni dall’Assemblea. Il Consiglio di Sicurezza è
l’organo più importante perché gli è affidato
il compito del mantenimento della pace e della sicurezza. Il Segretario
Generale, in carica per cinque anni e nominato dall’Assemblea Generale,
ha potere esecutivo, può inoltre intervenire con funzione di mediazione
nelle questioni internazionali più delicate.
Nella struttura organizzativa dell’ONU risiedono i limiti dell’organizzazione:
contrariamente ai principi di parità ed eguaglianza tra i popoli,
che ispirano l’operato dell’ONU, il Consiglio di Sicurezza garantisce
una più forte rappresentanza degli Stati maggiori. Con l’esercizio
del diritto di veto un solo rappresentante permanente può bloccare
una risoluzione votata a grande maggioranza dall’Assemblea Generale.
Altre organizzazioni sono collegate direttamente con l’ONU: l’Organizzazione
per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), l’Organizzazione
delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (UNESCO),
l’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS), il Fondo Monetario
Internazionale (FMI), ecc.
NATO
La North Atlantic Treaty Organization (Organizzazione del Patto Atlantico
settentrionale) viene costituita nel 1949 da dieci Paesi, tra cui Italia,
Francia (ne uscì nel 1966), Regno Unito, Usa, Canada. Oggi i membri
sono diventati ventisei. L’organizzazione nasce con lo scopo di difendere
i paesi membri da aggressioni esterne in un contesto, quello della guerra
fredda, in cui il pericolo era reale. Oggi la Nato si impegna a salvaguardare
la libertà e la sicurezza dei suoi membri con mezzi politici e militari.
I valori alla base dell'operato NATO sono la democrazia, la libertà
individuale, la legge e la risoluzione pacifica delle dispute e promuove
questi valori nell'area europea e atlantica
La NATO organizza dei forum nel quale gli Usa, il Canada e i Paesi europei
possano confrontarsi sulle politiche di sicurezza. La NATO si impegna inoltre
a difendere i suoi membri contro aggressioni esterne, ogni paese membro
si deve impegnare attivamente nel caso in cui un altro stato membro venga
attaccato. Recentemente la NATO è intervenuta militarmente nei conflitti
in Bosnia e Kosovo. Oggi le sue forze armate sono impegnate a ristabilire
la pace in Kosovo, Afghanistan, Iraq e Darfur. Il dialogo e la cooperazione
con i paesi non NATO sono considerati importanti per estendere la stabilità
e la sicurezza oltre i confini dell’Alleanza.
Le organizzazioni di natura economica
Il GATT (General Agreement on Tariff and Trade), nato nel
1948, è un accordo generale sulle tariffe e sul commercio. Nel 1995
è stato sostituito dal WTO (World Trade Organization).
Mentre il GATT copriva il commercio dei beni, il WTO copre anche il settore
dei servizi e delle proprietà intellettuali; il GATT consisteva in
un semplice accordo plurilaterale non vincolante, il WTO invece è
una vera e propria istituzione in grado di applicare sanzioni a quello Stato
o a quella impresa che hanno operato in maniera leale in ambito commerciale.
L’OCSE (Organizzazione di cooperazione e sviluppo
economico) è nata nel 1960 e raggruppa 30 Paesi industrializzati,
tra cui l’Italia. I Paesi membri insieme rappresentano i due terzi
dell’intera produzione mondiale di beni e servizi ed i tre quinti
delle esportazioni complessive. L’ingresso nell’OCSE presuppone
che lo Stato richiedente abbia un’economia di mercato e una democrazia
di tipo pluralistico. Lo Statuto dell’OCSE prevede un impegno attivo
sulle questioni più rilevanti in campo economico e sociale con l’obiettivo
di favorire lo sviluppo economico e la crescita dell’occupazione,
contribuire a un sano sviluppo nei Paesi membri e non membri (questo significa
un aiuto concreto rivolto ai Paesi in via di sviluppo), favorire l’espansione
del commercio mondiale riducendo ed eliminando qualsiasi tipo di ostacolo
agli scambi internazionali. L’OCSE predispone un foro intergovernativo
in cui vengono predisposte determinate politiche economiche e sociali, vengono
inoltre definiti dei principi comuni per un maggiore coordinamento delle
politiche nazionali ed internazionali. Vengono adoperati strumenti normativi
internazionali come decisioni, accordi e raccomandazioni che hanno un carattere
vincolante nei confronti dei Paesi membri.
L’ASEAN (Associazione delle nazioni del Sud-Est asiatico)
è un’organizzazione fondata a Bangkok nel 1967 da cinque Paesi,
Indonesia, Malaysia, Filippine, Singapore e Thailandia, ai quali si aggiunsero
in seguito il Brunei, il Myanmar, il Vietnam, il Laos e la Cambogia. Gli
obiettivi dell’ASEAN sono: accelerare la crescita economica, il progresso
sociale e lo sviluppo culturale nell’area del Sud-Est asiatico attraverso
politiche comuni, nello spirito dell'eguaglianza e della cooperazione; promuovere
e perseguire l’ideale della pace e della stabilità attraverso
la garanzia del rispetto della giustizia e del ruolo della legge nelle relazioni
tra i Paesi e facendo propri i principi della Carta delle Nazioni Unite.
Alcune misure pratiche riguardano la riduzione dei dazi doganali sulle merci,
la promozione degli scambi, la realizzazione di intese per lo sviluppo di
una politica industriale. L’ASEAN intende soprattutto attirare all’interno
della propria area gli investimenti delle potenze straniere.
L’APEC (Asia-Pacific Economic Cooperation) è
un’organizzazione, il cui scopo è agevolare lo sviluppo economico,
la cooperazione, il commercio e l'investimento dell’area asiatica
e pacifica. L’organizzazione è stata fondata nel 1989 ed è
costituita da 21 Paesi membri: Australia; Brunei Darussalam; Canada; Cile;
Repubblica Popolare Cinese; Hong Kong, Cina; Indonesia; Giappone; Repubblica
di Corea; Malaysia; Messico; Nuova Zelanda; Papua Nuova Guinea; Perù;
Repubblica delle Filippine; Federazione Russa; Singapore; Chinese Taipei;
Tailandia; Usa; Viet Nam. L’APEC basa il suo operato su impegni
non vincolanti, sul dialogo aperto e sulla parità di tutti i
membri, le decisioni prese all’interno dell’organizzazione
vengono raggiunte col consenso di tutti i partecipanti e vengono applicate
volontariamente dai Paesi membri.
Il NAFTA (North American Free Trade Agreement) è
un accordo, operativo dal 1994, di libero scambio stipulato tra tre Paesi,
Usa, Canada e Messico. I rapporti commerciali tra i tre Paesi membri sono
decisamente sproporzionati: gli Usa hanno un grande volume di esportazioni,
soltanto una minima parte è destinata ai Paesi confinanti, il Messico,
invece, dirige verso gli Stati Uniti la quasi totalità delle sue
esportazioni.
Il SEE (Spazio economico europeo) nacque nel 1991 e ha
lo scopo di creare un mercato unico europeo, estendendo le disposizioni
relative dell’Unione Europea a uno spazio commerciale più vasto,
che potenzialmente potrebbe coincidere con la totalità del continente.
Il SEE attualmente raccoglie i 15 Stati membri dell’UE e altri tre
Stati, Islanda, Liechtenstein e la Norvegia.
L’UEMOA (Union Économique et Monétaire
Ouest Africaine) si costituì dal trattato firmato a Dakar nel 1994
dai capi di stato di sette paesi dell'Africa Occidentale, il suo scopo è
quello di creare un’integrazione economica simile a quella avviata
nell’Unione Europea, si avvale anche di una Banca Centrale, che
ha cercato di creare una moneta unica, l’ FCFA. Gli Stati membri
sono Bénin, Burkina Faso,Costa d’Avorio, Mali, Niger, Sénégal,
Togo, e dal 1997 anche la Guinea Bissau.
L'OUA (Organizzazione dell'Unità Africana) è
stata fondata il 25 maggio del 1963 ad Addis Abeba, dove 32 governi africani
indipendenti firmarono la Carta dell'OUA. Tra i suoi obiettivi
vi era la promozione dell'unità e della solidarietà degli
Stati africani e dare un'unica voce al continente africano. L'organizzazione
si è anche dedicata allo sradicamento del colonialismo e aveva stabilito
un Comitato di liberazione per aiutare i movimenti di indipendenza.
Al momento del suo scioglimento 53 dei 54 paesi africani erano membri, il
Marocco era uscito dall'organizzazione nel 1985 dopo aver annesso il Sahara
occidentale nel 1982.
Anche se l'OUA è stata spesso messa da parte e sottovalutata durante
le trattative commerciali internazionali senza che le venisse conferito
un reale potere, il segretario generale dell'ONU, il ghanese Kofi Annan,
ha espresso il suo elogio per la capacità dell'OUA di radunare
gli africani. Alcuni critici affermano che l'OUA non ha protetto sufficientemente
i diritti e le libertà dei cittadini africani contro i propri
dirigenti politici.
Il 9 luglio 2002 l'ultimo presidente dell'OUA, il sudafricano Thabo Mbeki,
ha sciolto l'Organizzazione e ha dato vita all'UA (Unione
Africana). Creata a immagine dell'Unione Europea. I suoi obiettivi sono:
aprirsi alla promozione della democrazia, dei diritti dell'uomo e dello
sviluppo in tutta l'Africa, soprattutto attraverso l'aumento degli investimenti
esterni attraverso il programma del NEPAD (Nuova associazione
per lo sviluppo dell'Africa). Il Marocco è ancora fuori dall'UA perché
l'Ua non ha cambiato posizione sullo statuto del Rasd
(Repubblica Araba Saharawi Democratica).
La CEMAC (Communauté Économique et Monétaire
de l’Afrique Centrale) nasce nel 1994 dall’organizzazione UDEAC (Union Douanière des États d'Afrique Centrale) con l’obiettivo
di realizzare il processo di integrazione delle economie per lo sviluppo
dell’Africa centrale. I paesi membri sono sei: Cameroun, Congo, Gabon,
Guinea equatoriale, Repubblica Centrafricana, Ciad. Il peso del Cameroun
è preponderante rispetto agli altri Paesi: da solo produce i tre
quarti delle esportazioni globali della regione, la metà del PIL,
vi si concentra la metà della popolazione.
Il G8 (Il gruppo degli otto) è costituito dagli
otto Paesi più industrializzati, Francia, Stati Uniti, Gran Bretagna,
Germania, Giappone, Italia, Canada, Federazione Russa, più un nono
membro, l’Europa. Nasce nel 1975 con il nome G6, inizialmente costituito
da sei Paesi, vi si aggiunse il Canada nel 1976 e la Federazione Russa nel
1998, dando così vita prima al G7 e poi al G8. I Summit, che si tengono
a scadenze fisse, riuniscono i capi di Stato o i ministri del Tesoro di
tutti i Paesi membri. Gli ambiti decisionali riguardavano inizialmente l’ambito
macroeconomico, il commercio internazionale e le relazioni con i paesi in
via di sviluppo. In seguito la discussione si è allargata alle relazioni
economiche tra est e ovest, l'energia e il terrorismo. In tempi recenti
l’agenda è arrivata ad includere tematiche inerenti la microeconomia,
come il lavoro, problematiche internazionali, come l’ambiente, il
crimine, le droghe, la pubblica sicurezza, i diritti umani, il controllo
delle armi. Altri gruppi sono correlati al G8, ad esempio il G20, nato nel
1999, riunisce ogni anno i ministri della Finanza e i governatori della
Banca Centrale di 19 Paesi (Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina,
Francia, Germania, Indonesia, India, Italia, Giappone, Corea, Messico, Russia,
Arabia Saudita, Sudafrica, Turchia, Gran Bretagna, Stati Uniti), l’Unione
Europea, il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale. Il G20 si
occupa principalmente dell’ambito commerciale e cura i rapporti con
il WTO.
L’OPEC (Organization of Petroleum Exporting Countries)
è l’organizzazione costituita dai Paesi produttori di petrolio,
è stata fondata a Baghdad nel 1960. Il compito dell’organizzazione
è il coordinamento della gestione della produzione, soprattutto attraverso
il controllo della quantità di greggio immesso sul mercato, così
da poter contrastare il potere delle grandi compagnie petrolifere, la maggior
parte delle quali ha sede negli Usa. I ministri dell’energia e degli
idrocarburi degli 11 Paesi membri (Algeria, Indonesia, Iran, Kuwait, Libia,
Nigeria, Quatar, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Venezuela) si incontrano
due volte l’anno per confrontarsi sullo stato del mercato internazionale
del petrolio e per operare delle stime per il futuro, sulle cui basi si
accordano su appropriate azioni, volte a stabilizzare il mercato. Verso
la metà degli anni Settanta l’OPEC decise di aumentare sensibilmente
il prezzo del greggio, determinando una grave crisi nell’intero mondo
occidentale, la cui economia era ed è ancora fortemente dipendente
dal petrolio. D’altra parte i Paesi membri dell’OPEC intendono
salvaguardare le proprie economie, che si fondano principalmente sull’esportazione
del petrolio.
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