Il Gigante Egoista

Nuovi muri

Molti muri vengono innalzati ogni giorno, frutto di odio, rabbia, povertà. Gli interessi politici spesso calpestano il benessere della popolazione perseguendo obiettivi egoistici. Il muro è utilizzato come strumento di isolamento e di segregazione da alcune nazioni a danno di altre, giustificando con odi razziali e religiosi fini meramente espansionistici.
Per fortuna si è riusciti ad abbattere molti muri, tra cui il muro di Berlino. Nel 2004 cade il muro di Gorizia, mentre qualche segnale positivo viene dal confine che divide il Kashmir indiano da quello pakistano. Cipro ha mancato l’unificazione nel 2004, ma si assiste a un miglioramento nei rapporti tra Turchia, Grecia ed Europa.

Le informazioni relative a questi muri sono state recuperate sulla rete, i principali quotidiani on line visionati sono: La Repubblica (www.repubblica.it), Peace Reporter (www.peacereporter.net), Café Babel (www.cafebabel.com), War News (www.warnews.it).

Gorizia
La storia di Gorizia è stata da sempre altalenante, annessa o conquistata prima dall’Italia, poi dalla Germania, poi di nuovo dall’Italia, nel 1947. Nello stesso anno parte della periferia situata a nord e ad oriente fu ceduta alla Jugoslavia, come anche gran parte della provincia. Sulla linea di confine fu costruito un muro di 50 centimetri, sovrastato da un reticolato in ferro battuto. Nel territorio sloveno, fu costruita negli anni Cinquanta, la moderna città di Nova Gorica. Tra Gorizia e Nova Gorica si è instaurato un rapporto di buon vicinato, gli scambi culturali, sportivi e commerciali sono da sempre stati molto frequenti. Nel febbraio 2004 i due sindaci di Gorizia e Nova Gorica, Vittorio Brancati e Mirko Brulc, hanno dato il via al processo di smantellamento della recinzione. Il 30 aprile 2004 una cerimonia ufficiale ha sancito la definitiva apertura del muro.

Kashmir
Il Kashmir è una regione della parte settentrionale del subcontinente indiano, fra i territori di India, Pakistan e Cina. Il Pakistan ne controlla un’area, l’India ne controlla un’altra definita Jammu-Kashmir, mentre l’area chiamata Aksai Chin si trova sotto l’occupazione cinese. Dal 1989 ad oggi le azioni di guerriglia si sono concentrate nell’area dello Jammu-Kashmir. Gli scontri più violenti sono tra i separatisti islamici, che vogliono l’annessione al Pakistan, e le forze armate indiane. Tra il kashmir pakistano e lo Jammu-Kashmir passa uno dei confini più militarizzati al mondo, chiamato Linea di Controllo (Loc) o Muro Kashmiro. Nel 2004 si è fatto un primo passa avanti, i due Paesi, India e Pakistan, si sono più volte seduti al tavolo delle trattative. Un importante servizio che è stato recentemente attivato riguarda il servizio di autobus, che attraversa la Loc e collega le due regioni, permettendo a moltissime persone di poter rivedere dopo tanti anni familiari e amici.
Il 7 novembre 2005 è stato aperto un punto di passaggio nel confine per fare transitare gli aiuti umanitari in occasione del terremoto dell’8 ottobre.
È però ancora lunga la strada, che porterà al disgelo dei rapporti tra i due paesi, moltissimi abusi si verificano ancora, i diritti naturali e civili della popolazione dei villaggi vengono continuamente negati.

Cipro
Dal 1960 Grecia e Turchia si contendono l’isola di Cipro. Oggi l’isola è sostanzialmente divisa in due, l’una, quella greca, riconosciuta a livello internazionale, l’altra, quella turca, schiacciata dall’isolamento internazionale. La linea di confine, detto Green Line, è presieduto dalle truppe delle nazioni Unite. Nicosia, la capitale dell’isola, è attraversata da blocchi di cemento e filo spinato, diventando così simbolo della divisione dell’isola.
Approfittando dell’imminente entrata di Cipro nell’Unione Europea, Kofi Annan, Segretario Generale delle Nazioni Unite, ha proposto un piano di pace, che prevedeva l’unificazione dell’isola. Il 24 aprile del 2004 il piano fu sottoposto a referendum popolare. Mentre la Repubblica turca di Cipro del nord si dichiara in maggioranza favorevole all’unificazione, la Repubblica del sud si dichiarò invece ampiamente sfavorevole. Il referendum fu un insuccesso. Il muro non fu abbattuto. Cipro è entrata il 1 maggio 2004 nell’Unione Europea: formalmente è entrata nell’Unione tutta l’isola, ma la parte nord-orientale è stata classificata come “territorio occupato”. L’Unione Europea ha inoltre varato una serie di aiuti e provvedimenti che sostengano la ripresa economica della parte sud. Nel corso di quest’ultimo anno sono stati fatti numerosi passi avanti nel processo di unificazione, sia da parte turca, sia greca.

Messico
Tra Stati Uniti e Messico si estende una frontiera lunga circa 3 mila chilometri, che taglia orizzontalmente il continente americano, dall'Oceano Pacifico all'Oceano Atlantico.
Nel 1994, il governo americano, sotto la Presidenza Clinton ha lanciato l’Operazione Guardian: nel tratto tra Tijuana, in Messico, a San Yisidro in California, Usa, è stato eretto un muro di acciaio alto 3 metri, lungo 22 chilometri circa, con telecamere a infrarossi, sismografi che rilevano il movimento dei corpi umani, torri di osservazione, potentissimi riflettori e filo spinato. Il muro è chiamato gatekeeper, guardiano del cancello. Lo scopo è controllare l'immigrazione clandestina.
Per sfuggire ai controlli, i clandestini tentano di attraversare il deserto dell’Arizona, dove la temperatura arriva anche a 50 gradi, oppure il fiume, il Rio Grande (Rio Bravo do Norte, per i messicani) che ha correnti fortissime. Un altro rischio è costituito dai polleros, o “traghettatori”: dopo aver incassato cifre enormi per garantire il superamento della frontiera, spesso derubano gli stessi immigrati e li abbandonano nel deserto. Ultimamente a questi si sono aggiunti alcuni proprietari terrieri statunitensi che hanno la proprietà sul confine e che ora, armati, hanno organizzato un vera e propria caccia agli immigrati, che, privi di documenti, non vengono nemmeno identificati prima di essere cremati e classificati con un numero e una sigla “John Doe”. Sul confine messicano c’è invece un cimitero con centinaia di croci di legno, il “muro dei caduti”. Nell’aprile scorso il governo americano ha incentivato l’attività di un gruppo di volontari, chiamati cazamigrantes (cacciatori di immigrati), che aiutano le forze di polizia lungo il confine.
Negli ultimi mesi del 2005 il governo americano, sotto la presidenza Bush, ha progettato di ampliare il muro incontrando forti resistenze nel governo messicano, che si augura invece che vengano prese delle misure serie ed efficaci per risolvere il problema dell’immigrazione clandestina. I due Paesi sono partner commerciali, il muro complica e allunga i tempi degli scambi, inoltre i dati hanno dimostrato la sua inefficacia nella lotta contro l’immigrazione, che non è calata, mentre è invece in crescita il numero di immigrati deceduti nel tentativo di giungere negli Usa. L’unico risultato che il muro ha ottenuto è quello di complicare i rapporti tra due Paesi confinanti.

Belfast
Nei primi anni Settanta l’Irlanda del Nord si trovava in piena guerra civile, Belfast era al centro di tensioni e scontri. L’odio che divide i cattolici dai protestanti in questo angolo di mondo risale alla seconda metà dell’Ottocento, quando molti lavoratori cattolici giunsero per lavorare nelle nuove e rigogliose fabbriche della protestante Belfast. Con gli anni la convivenza era diventata difficile, se non impossibile, così iniziarono a formarsi dei ghetti omogenei separati da barriere di cemento che avevano lo scopo di porre fine alle violenze.
Se nelle classi sociali più abbienti gli odi si sono ormai placati, quella che viene definita working-class e che risente fortemente degli scarsi salari e della disoccupazione si nutre ancora degli antichi rancori. I muri che dividono i ghetti vengono chiamate “linee della pace” e spesso non bastano a frenare gli atti di violenza da parte dei più facinorosi. A Belfast non c’è la volontà di abbattere quei muri che separano gruppi di persone assai simili tra loro e i muri rimarranno con ogni probabilità al loro posto per anni.

Yemen
Questa è la storia di un muro, la cui costruzione è stata fermata, almeno per ora. Un trattato internazionale, stipulato nel 2000 dallo Yemen e dall'Arabia Saudita, stabiliva un'area smilitarizzata di 20 km sul confine dei due Paesi, alla quale potevano avere libero accesso soltanto le mandrie dei nomadi del deserto. Recentemente l'Arabia Saudita ha visto intensificarsi l'integralismo islamico sul proprio territorio, si sono verificati alcuni casi di terrorismo, come l'attentato del 2003, durante il quale persero la vita più di cinquanta persone nella capitale Riad. L'Arabia Saudita ritiene che proprio attraverso il confine con lo Yemen transitino terroristi, armi e droga, probabilmente grazie alla collaborazione delle tribù nomadi, per questo motivo aveva deciso di costruire una barriera, di cui sono stati completati 75 chilometri dei 1300 previsti. Lo Yemen ritiene che tale barriera avrebbe sconfinato nella zona smilitarizzata sancita dal trattato del 2000, così il governo yemenita ha inoltrato una protesta ufficiale al governo saudita. Scegliendo la via diplomatica i due Paesi, con la mediazione dell'Egitto, hanno raggiunto nel febbraio del 2005 un accordo, che prevede l’interruzione della costruzione del muro. Le operazioni antiterrorismo sulla frontiera verranno effettuate da un équipe che vede la collaborazione di esperti sauditi e yemeniti, avvalendosi inoltre di consulenze di esperti stranieri.

Proposte di lavoro:

- Scegli un Paese di quelli che ti sono stati proposti e cerca nuove notizie sui giornali e sulla rete per aggiornare il resoconto che ti abbiamo fornito.

- Fai una ricerca avvalendoti di molteplici e diverse fonti di informazioni per capire se esistono altri muri nel mondo, o se alcuni di quelli che abbiamo citato sono stati abbattuti