Le funzioni vitali dell'albero
La vita di una pianta comporta una serie di scambi tra questa e l’ambiente
in cui vive, cioè il terreno e l’aria.
Le radici assorbono dal terreno le sostanze nutritive di cui la pianta ha
bisogno, questo processo si chiama assorbimento radicale.
I sali minerali che si trovano disciolti nell’acqua costituiscono
il nutrimento della pianta.
In primavera, non appena il terreno inizia a riscaldarsi, le radici producono
milioni di esili peli, chiamati peli radicali. Sono questi
peli che assorbono l’acqua dal suolo estraendone gli elementi nutritivi
(cioè i sali minerali). In autunno tutti i peli radicali muoiono.
Soltanto le radici giovani hanno il compito di assorbire l’acqua dal
terreno, mentre le radici più vecchie vengono utilizzate soltanto
come ancoraggio al terreno.
Acqua e sali minerali costituiscono la linfa grezza, cioè il “sangue” della pianta, essa, attraverso una serie di vasi che corrono lungo il fusto, giunge fino alle foglie.
Le foglie si occupano degli scambi nutritivi con l’aria e degli scambi
energetici con il sole.
I vegetali, come tutti gli esseri viventi, prendono ossigeno dall’aria
ed emettono anidride carbonica: le piante, quindi, respirano
proprio come noi.
Facciamo un esperimento: prendete una pianta qualunque
e ponetela sopra un tessuto impermeabile, coprite quindi la pianta con una
campana di vetro. Dopo poco tempo scoprirete delle goccioline d’acqua
nella parete interna della campana di vetro. Si dice che le foglie traspirano:
emettono vapore acqueo dalle foglie. Le piante eliminano così l’acqua
assorbita dalle radici che non viene più utilizzata.
Questo spiega altri fenomeni simili, come le goccioline di rugiada che al
mattino ricoprono le foglie o le goccioline d’acqua che si formano
nella parte interna del cellophane di un mazzo di fiori. Grazie alla respirazione
le piante ricavano l’energia necessaria per vivere.
La respirazione avviene attraverso la fotosintesi clorofilliana.