Pillole di fede, carità e amore
(A cura di Silvia Balla,
per la Elledici Editore)
Pregando, posso amare i poveri
(Madre Teresa di Calcutta)
Un giorno Madre Teresa parlò con un seminarista. Guardandolo con
i suoi occhi limpidi e penetranti gli chiese: "Quante ore preghi ogni
giorno?". Il ragazzo rimase sorpreso da una simile domanda e provò
a difendersi dicendo: "Madre, da lei mi aspettavo un richiamo alla
carità, un invito ad amare di più i poveri. Perché
mi chiede quante ore prego?". Madre Teresa gli prese le mani e le strinse
tra le sue quasi per trasmettergli ciò che aveva nel cuore. Poi gli
confidò: "Figlio mio, senza Dio siamo troppo poveri per poter
aiutare i poveri! Ricordati: io sono soltanto una povera donna che prega;
pregando, Dio mi mette il suo Amore nel cuore e così posso amare
i poveri. Pregando!".
Amate i vostri nemici
(Martin Luther King, La forza di amare)
Ai nostri più accaniti oppositori, noi diciamo:
noi faremo fronte alla vostra capacità di infliggere sofferenze
con la nostra capacità di sopportare le sofferenze; andremo incontro
alla vostra forza fisica con la nostra forza d'animo. Fateci quello che
volete, e noi continueremo ad amarvi. Noi non possiamo, in buona coscienza,
obbedire alle vostre leggi ingiuste, perché la non-cooperazione
col male è un obbligo morale non meno della cooperazione col
bene. Metteteci in prigione, e noi vi ameremo ancora. Lanciate bombe
sulle nostre case e minacciate i nostri figli, e noi vi ameremo ancora.
Mandate i vostri incappucciati sicari nelle nostre case, nell'ora di
mezzanotte, batteteci e lasciateci mezzi morti, e noi vi ameremo ancora.
Ma siate sicuri che vi vinceremo con la nostra capacità di soffrire.
Un giorno, noi conquisteremo la libertà,
ma non solo per noi stessi: faremo talmente appello al vostro cuore ed
alla vostra coscienza che alla lunga conquisteremo voi, e la nostra
vittoria sarà una duplice vittoria.
Beati gli operatori di pace
(Chiara Lubich)
Sai chi sono gli operatori di pace di cui parla Gesù? Non sono quelli
che chiamiamo pacifici, che amano la tranquillità, non sopportano
le dispute e si manifestano per natura loro concilianti, ma spesso rivelano
un recondito desiderio di non essere disturbati, di non volere noie.
Gli operatori di pace non sono nemmeno quelle brave persone che, fidandosi
di Dio, non reagiscono quando sono provocate o offese.
Gli operatori di pace sono coloro che amano tanto la pace da non temere
di intervenire nei conflitti per procurarla a coloro che sono in discordia.
Può essere portatore di pace chi la possiede in se stesso.
Occorre essere portatore di pace, anzitutto nel proprio comportamento di
ogni istante, vivendo in accordo con Dio e facendo la sua volontà.
Gli operatori di pace si sforzano poi di creare legami, di stabilire rapporti
fra le persone, appianando tensioni, smontando lo stato di guerra fredda
che incontrano in tanti ambienti di famiglia, di lavoro, di scuola, di sport,
fra le nazioni, ecc.
Anche in casa tua, forse, sei al corrente, magari da tutta la vita, che
il papà non rivolge la parola allo zio, da quando una volta hanno
litigato. Così sai che la tua nonna non parla con la signora del
piano di sopra perché fa sempre rumore. Conosci rivalità sul
lavoro fra qualche tuo amico. Sei forse tu stesso in lite con i compagni
di scuola; e i rapporti con i coetanei, che frequentano gli stessi tuoi
sport, non sono sempre esemplari; domina in te il desiderio sfrenato di
essere il primo, di superare l'altro e non sempre per pura emulazione.
Se vivi in una comunità hai osservato certamente quanti piccoli e
grandi dissapori nascono e si alimentano. La televisione, il giornale, la
radio ti dicono ogni giorno come il mondo è un immenso ospedale e
le nazioni sono spesso grandi malate che avrebbero estremo bisogno di operatori
di pace per sanare rapporti spesso tesi e insostenibili che rappresentano
minacce di guerra, quando essa non è già in atto.
La pace è un aspetto caratteristico dei rapporti tipicamente cristiani
che il credente cerca di instaurare con le persone con le quali sta in contatto
o che incontra occasionalmente: sono rapporti di sincero amore senza falsità
né inganno, senza alcuna forma di implicita violenza o di rivalità
o di concorrenza o di egocentrismo.
Lavorare e stabilire simili rapporti nel mondo è un fatto rivoluzionario.
Le relazioni che esistono nelle società sono infatti generalmente
di tutt'altro tenore e, purtroppo, rimangono spesso immutate.
Gesù sapeva che la convivenza umana era tale e per questo ha chiesto
ai sui discepoli di far sempre il primo passo, senza aspettare l'iniziativa
e la risposta dell'altro, senza pretendere la reciprocità: "Io
vi dico: amate i vostri nemici... Se date il saluto soltanto ai vostri fratelli,
che cosa fate di straordinario?".
La pace
(S. Agostino, disc.357,2.3)
Basta che tu ami la pace,
ed essa immediatamente è con te.
La pace è un bene del cuore.
Se volete attirare gli altri alla pace,
abbiatela voi per primi;
siate voi anzitutto saldi nella pace.