La miseria
Il paesaggio toscano, che fa da sfondo alle avventure di Pinocchio, non conserva molto del carattere bucolico, che spesso gli viene attribuito, anzi è quanto mai vicino alla realtà del mondo contadino: povero, semplice, caratterizzato da fame e miseria, animato da contadini burberi e poco inclini alla generosità. Pinocchio si ritrova spesso a subire i morsi della fame, in alcuni casi il corpo di Pinocchio è addirittura mangiato da altri: come nel caso dei pesci che divorano il ciuchino, permettendo così la rinascita del burattino, o dei picchi che beccano il naso di Pinocchio riportandolo a dimensioni normali.
In tale situazione di povertà l’insegnamento di Geppetto è che nulla può essere sprecato, nemmeno le bucce delle pere, perché “i casi sono tanti”, l’incertezza è sempre dietro l’angolo: se oggi sai cosa mangi, non sai se mangerai domani.
Il mondo cittadino è meno realistico,ma anch’esso colto nei suoi aspetti più miseri. La città per eccellenza è il paese degli Acchiappacitrulli: affollata di personaggi decaduti e storpi, delinquenti e cialtroni, per lo più animali parlanti che, come il giudice Gorilla, offrono buffe caricature di personaggi reali.