Tutti a scuola!
Dopo poco tornò: e quando tornò aveva in mano l’abbecedario per il figliuolo, ma la casacca non l’aveva più. Il pover uomo era in maniche di camicia e fuori nevicava.
“Non si nasce imparati”, dice il detto.
Questo vale per qualsiasi mestiere si voglia affrontare e anche nel mondo dello spettacolo le regole non cambiano. Occorre prepararsi bene e a lungo sia che vogliamo diventare tecnici o artisti, cantanti o ballerini, attori o registi.
Non conviene mai scegliere le scorciatoie, ma considerare attentamente i nostri obiettivi e in base a questo scegliere il percorso più valido a raggiungerli. Bisogna confrontare i metodi didattici delle diverse scuole, non fidarsi mai dei nomi famosi posti ad esca degli ingenui, impegnarsi a fondo durante le ore di lezione in modo da trarne il massimo beneficio, rubare tecniche e consigli dai propri insegnanti.
Il periodo di studio è difficile perché lungo e impegnativo: molti abbandonano o perché scoprono di non essere adatti alla vita dello spettacolo (lunghi tempi di lavoro concentrati soprattutto nella fase pomeridiana e serale della giornata, incertezza, precarietà), o perché, stanchi del lungo training, ritengono di poterne fare a meno, ma finiscono poi per accontentarsi di piccole particine o per relegare lo spettacolo ad un hobby.
Se siete veramente convinti di voler entrare a far parte del mondo dello spettacolo, dovete mettervi l’anima in pace: bisogna studiare! Questo significa fatica, impegno, concentrazione, disponibilità. La formazione è un investimento di tempo e di denaro non indifferente, bisogna fare la propria scelta con consapevolezza e massima attenzione. Per aiutarvi vi proponiamo delle brevi sintesi delle proposte formative delle scuole più importanti a New York, Parigi e Londra, i cui obiettivi consistono in una formazione il più possibile globale. Trattandosi di arte, esistono ovviamente molte tendenze e metodologie. Non cercate la scuola migliore, ma quella più adatta alle vostre esigenze. Infine vi proponiamo l’offerta didattica della scuola dell’Accademia dello Spettacolo di Torino, che è ideatrice di questo sussidio.