Arte è apprendistato

A cura di Mario Restagno
Qualsiasi attività umana può diventare un’arte: infatti si dice di un falegname, si dice di un idraulico, si dice di un panettiere, si dice di una sarta… si dice di chiunque nel suo lavoro riesca a dare "qualcosa di più".

Il lavoro, la dedizione, l’acquisizione di una tecnica e il suo perfezionamento fanno sì che noi definiamo “arte” una data attività. Alcune attività sono definite di per sé già arte probabilmente perché hanno perso del tutto il connotato funzionale che le caratterizzava. Se il panettiere facesse il pane non per essere mangiato, significa che la sua attività è passata dalla finalità primaria, quella di alimentare il corpo, ad una “secondaria” o ulteriore, alimentare lo spirito.

Con questa riflessione voglio soltanto evidenziare come l’arte abbia origine da una pratica umana.

ApprendistatoRecitare è l’arte di parlare, di comunicare, di raccontare, attività che tutti pratichiamo quotidianamente. Per diventare arte necessita di cura e studio.
Se i giovani possono ottenere il “centro della scena” con un monologo tratto da Romeo e Giulietta senza il giusto apprendistato, il nostro messaggio educativo non è molto diverso da quello che ricevono guardando quelle trasmissioni televisive dove esimii sconosciuti, partecipando ad un reality, diventano famosi.

Come scrivere un tema, risolvere un problema di matematica, studiare un capitolo di storia richiedono fatica ed impegno, così è anche per le arti della scena.

Non c’è arte senza apprendistato.