Il regista
A cura di Mauro Simone
Il regista è paragonabile al direttore d’orchestra: dirige e coordina tutte le figure dei vari cast (creativo/artistico/tecnico). È un ruolo davvero complesso, deve sapere e conoscere ogni movimento di ogni singolo ruolo, deve pianificare al meglio il lavoro fino ad arrivare alla messa in scena dello spettacolo.
Le sue qualità devono essere pertanto:
- intuito nella scelta del lavoro da rappresentare e nella scelta degli attori;
- abilità nell’affrontare con entusiasmo e creatività tutti i problemi che insorgono;
- ottenere il massimo da un testo, dagli interpreti, dal personale e dai mezzi a disposizione;
- abilità nella gestione dello spazio scenico;
- conoscenze letterarie e teatrali;
- conoscenze tecniche generali (dalla sceneggiatura all’uso delle luci, dalla recitazione all’amministrazione): perché per coordinare il lavoro altrui e saper giudicare se è stato svolto correttamente devi conoscerlo, almeno sommariamente, per questo solitamente i registi arrivano alla regia dopo aver fatto esperienza in altri settori teatrali.
Ci sono vari modi di dirigere una compagnia, solitamente un regista può decidere se “muovere” i propri artisti, come se fosse un burattinaio, e quindi i suoi performer devono semplicemente eseguire gli “ordini”; oppure, un regista intelligente, aperto e disponibile può accogliere la proposta dei suoi collaboratori, dal direttore musicale all’attore secondario, ricevendo proposte, idee innovative, necessarie allo sviluppo dello spettacolo; ovviamente rispettando come sempre la scala gerarchica di cui abbiamo parlato prima.