- Intervista con Mario Restagno -
Istruzioni per l'uso
La proiezioneC’è un video da proiettare.
È stato realizzato con gli allievi dell’Accademia dello Spettacolo, ragazzi e giovani non certamente professionisti.
Anche loro sono stati sottoposti allo stesso “trattamento” educativo che vi propongo in questo sussidio, affinché l’esperienza raccontata non sia pura teoria.
Nella realizzazione cinematografica abbiamo dovuto rispettare il linguaggio del video per evitare che la proiezione risultasse noiosa, effetto che normalmente provoca il teatro visto alla TV.
Speriamo di aver trovato una soluzione accettabile sia dai più piccoli, sia dai più grandi.
Lo scopo è instillare nei giovani l’idea di emulare i ragazzi dell’Accademia dello Spettacolo e realizzare l’opera dal vivo nel loro contesto.
Il percorso interdisciplinare
Il nostro sussidio è affiancato da un Cd-Rom che propone una serie di temi da sviluppare in seguito alla proiezione per approfondire i contenuti della storia.
In questo modo il processo di formazione culturale diventa coordinato: vedere l’opera, appronfondirne i contenuti, mettere in scena lo spettacolo…
Quali vantaggi?
So che nell’ambiente scolastico si è abituati a esprimere tabelle, obbiettivi, indagini, risultati.
Non sono in grado di esprimermi in questo modo e, sinceramente, non ho ancora sottoposto agli esperti questo mio lavoro.
Vi posso rispondere con la mia esperienza. Sono stato insegnante di scuola media inferiore e superiore e, vedendo la difficoltà che incontravo nel destare l’attenzione dei ragazzi, cercando forme alternative alla lezione cattedratica, ho cercato una soluzione secondo la mia sensibilità e formazione.
Insisto sull’idea di tenere l’esperienza teatrale legata al curriculum istituzionale in modo che non risulti “occupazione del tempo libero in maniera diversa”. Questo è un grande vantaggio che offre l’azione interdisciplinare poiché l’allievo si rende conto della dignità culturale che è insita anche nell’attività teatrale.
Iter
Se è nelle vostre possibilità, l’iter ideale da seguire per mettere in scena Il Gigante Egoista è il seguente:
1. Proiezione del video
- Proporre agli allievi di mettere in scena l’opera sull’esempio di quanto fatto dai ragazzi dell’Accademia dello Spettacolo.
2. Fase preparatoria
- Dedicare il periodo novembre-febbraio alla “formazione di base” nel canto, nella recitazione e nella danza: una fase di allenamento e studio della tecnica. Poter coinvolgere un esperto, un attore in grado di sviluppare un percorso di questo genere, è la soluzione ideale, ma non è facile trovare in Italia una persona preparata in tutte e tre le discipline. La “formazione globale” è una metodologia ancora poco diffusa da noi.
- Vedendo all’opera i ragazzi, si potrà distinguere il più adatto per ciascuna parte
- Nel contempo, nelle varie materie, si affronta la storia e i contenuti del Gigante Egoista.
3. Allestimento
Marzo-Maggio dedicati alle prove, alla realizzazione dei costumi e della scenografia
4. Spettacolo finale
Italiano o Inglese
The Selfish Giant è un’opera di Oscar Wilde, originalmente in lingua inglese.
Per quanto ci si impegni nel tradurre bene, alcuni sostengono che tradurre è sempre un po’ tradire…
Come sarebbe bello poter conoscere le opere sempre nella loro versione originale!
Spero che anche voi siate nemici dei bignamini, per carità utilissimi ai fini del voto, ma quanto tristi ai fini di un’educazione all’arte.
Questa passione di conoscenza e ricerca c’è tutta nel progetto “Il Gigante Egoista”: realizzare 2 versioni, per i nostri attori, per i tecnici, per tutti coloro che hanno collaborato è stato uno sforzo doppio.
La versione in italiano in realtà non è totalmente in italiano: alcune parti sono rimaste in inglese.
Abbiamo pensato che nella scuola elementare e media possa risultare difficile interpretare tutto lo spettacolo in lingua inglese.
La versione inglese dovrebbe essere alla portata dei ragazzi della media superiore.
È possibile, tra le due versioni, produrre anche altre combinazioni, per esempio, cantare tutte le canzoni in inglese.
“Il Gigante Egoista” può essere ritenuto uno strumento per lo studio e l’esercitazione della lingua inglese nelle scuole italiane.
Sono molto graditi commenti, giudizi, critiche, osservazioni e consigli da parte dei docenti di lingua inglese che avranno modo di conoscere questo sussidio.
Cose da evitare
“Poiché non so ballare, le canzoni le farò soltanto
cantare”
L’insegnante non si rassegni al fatto che “se lui non sa, non si può fare…”
Possibile che non ci sia nessuno da coinvolgere per curare la danza?
Questo vale anche per il canto e la recitazione…
Un consiglio
Coinvolgete le famiglie!
Ci sono genitori che hanno energie e voglia di fare… coinvolgeteli, ad esempio, per i costumi e le scene! Nella scuola materna accade facilmente… molto meno salendo di grado. È una lezione che le maestre della scuola materna danno a tutti gli altri insegnanti: lavoro di equipe, confronto, collaborazione, coinvolgimento… il teatro non può fare a meno di questo spirito.
Help
Se siete disperati, scriveteci… non vi assicuriamo di poter risolvere il vostro problema, però sarete molto utili a noi per orientare il nostro lavoro.